Partiamo da Milano, che durante il Fuorisalone si fa bella e ne approfitta per aprire cortili e palazzi solitamente chiusi, o per inaugurare nuovi spazi che potrete visitare con calma. Ecco qualche consiglio per scoprire Milano non solo durante la Design Week.
DI APERITIVI, CENE E COLAZIONI
Carlo e Camilla in segheria è il progetto “economico” di Carlo Cracco, e io me ne sono follemente innamorata. Nello scheletro di un’antica segheria grandissimi tavoli comuni ed enormi lampadari bilanciano la maestosità degli spazi. All’esterno le Lalabonbon danno un calibrato tocco di colore. Personale gentilissimo, cocktails pazzeschi…non vedo l’ora di andarci a cena. Via Giuseppe Meda, 24
Nebbia è un ristorantino scoperto per caso, da mia mamma che segue Conosco un Posto. Aperto da meno di sei mesi, è minimal senza essere freddo e il servizio è gentile e attento, senza essere invadente. Il menù? L’abbiamo trovato fantastico, che se fossi Borghese a 4 Ristoranti gli avrei dato 10. Prendete il risotto e i dolci, i dolci sono stati un’esperienza mistica. Conto di tornarci ogni volta che andrò a Milano.
via Torricelli, 15 – Naviglio Pavese
The Manzoni è il nuovo ristorante-showroom di Tom Dixon a Milano, una delle inaugurazioni più attese durante questo Fuorisalone 2019. Interessante l’idea di poter approfondire la conoscenza dei suoi prodotti durante una cena o un aperitivo al bar. Pare ci sia un bellissimo bagno.Via Manzoni, 5
Finalmente sono anche stata da Pasticceria Marchesi in Galleria Vittorio Emanuele, la mia amica Ilaria di Pepite per Tutti mostra spesso le sue colazioni e mi aveva fatta innamorare dei marmi verdi, dei rivestimenti floreali in seta e di quella finestra sulla galleria. Sedetevi a gustare un caffè shakerato.
Galleria Vittorio Emanuele II, 63
DI SHOPPING SFRENATO
Durante ogni Design Week mi riproponevo di andare da Nonostante Marras, finalmente ce l’ho fatta e che soddisfazione! Un concept store completamente nascosto in un cortile in zona Tortona, un posto davvero magico in cui Antonio Marras ha espresso tutta la sua arte. Durante il Salone apre anche il ristorante, coloratissimo, ricordatemi di prenotare con largo anticipo il prossimo anno. A proposito, è l’ unico posticino in cui mi sono concessa un po’ di shopping..avete visto le stories in evidenza su Instagram vero?via Cola di Rienzo, 8
Il negozio Fornasetti è un mondo dietro tante piccole vetrine: non solo negozio ma anche galleria, studio e casa, 3 piani dall’atmosfera onirica, ognuno con una palette di colori diversa, ma la stanza degli specchi con la carta da parati “Nuvole” sul soffitto è davvero magica.Corso Venezia, 21A
DI DOVE DORMIRE BENE
Ca’ Ventiquattro è un appartamento di 70 mq, due stanze e due bagni con al centro una zona giorno open space. Una casa elegante e pratica nel cuore di Isola, dove le tonalità del verde fanno da fulcro tra l’interno e l’esterno proiettato sul Bosco Verticale. Il progetto di MAKEYOURHOMEstudio è stato studiato per accogliere i viaggiatori come a casa. Non vedo l’ora di provarla durante uno dei prossimi soggiorni a Milano, la posizione è fantastica. Via De Castillia, 24 – a due passi da Piazza Gae Aulenti
DI ARTE E CULTURA
Villa Necchi Campiglio è una grande residenza nel centro di Milano, progettata negli anni ’30 da Piero Portaluppi, è circondata da un incantevole giardino con piscina e campo da tennis. Ricordate il campo da tennis coperto in una famosa scena del film Sabrina? Grazie alle sorelle Necchi che nel 2001 l’hanno donata al FAI, la villa è aperta a tutti, all’interno anche un bistrot molto carino. Visitatela, non ve ne pentirete.
Proprio di fronte a Villa Necchi c’è la bellissima Villa Mozart, aperta al pubblico solo in rare occasioni come durante la Design Week, ma vale la pena anche solo vederne l’esterno, le cui facciate sono completamente ricoperte da pareti verdi.
E poi c’è Palazzo Litta in corso Magenta, con la facciata barocca e il grande scalone interno che porta a una lunga serie di sale voltate ricche di decorazioni. Al piano terra la cappella è adesso un teatro funzionante, vi si accede dal cortile dell’orologio.Echo Pavilion, di Pezo von Ellrichshausen
Se durante questo Fuorisalone avete scoperto qualche angolo nascosto di Milano o qualche nuovo localino da provare lasciate un commento.