Ve lo avevo anticipato che il prossimo progetto sarebbe stato sobrio e minimale, soprattutto nei colori. Questa piccola cucina in microcemento in campagna è uno dei progetti che più mi rappresenta, Stephanie mi ha quasi dato carta bianca e devo ammettere di essere davvero soddisfatta del risultato. Ci sarebbe solo un frigorifero da cambiare, prima o poi la convincerò!
Le indicazioni di Stephanie? Toni neutri, cucina in muratura a vista e soluzioni salva spazio (la cucina si trova all’interno di una piccola lamia di circa 13 mq).
Rispetto alla cucina precedente ho ricavato una penisola lunga 120 cm; i tanti alveoli nella muratura, profondi circa 50 cm, e le 2 nicchie già presenti, sono più che sufficienti come dispensa per una casa di vacanza.
La struttura della cucina è stata realizzata con blocchi di calcestruzzo cellulare da 5 cm, rinforzata con dei ferri nelle parti orizzontali, mentre i due banconi sono in calcestruzzo armato gettato in opera. Infine la cucina è stata interamente rivestita in microcemento bianco.
Pochi gli elementi a contrasto: il miscelatore con finitura “ferro antico”, il tavolo di Officine Tamborrino e 4 Thonet per riscaldare l’ambiente.
Antiche ceramiche di fine ‘800 come portaposate, le due Lampe Gras DCW éditions e la nuova cucina di Stephanie è pronta.
Ed ecco il prima e dopo: la penisola, profonda 60 cm nasconde la lavatrice, ospita ulteriori vani contenitivi e ha permesso l’inserimento di un grande piano a induzione, decisamente più discreto. Rispetto la configurazione iniziale ho scelto di rasare e intonacare di bianco la nicchia della cucina per creare un ambiente più luminoso e un po’ meno rustico, anche la pietra a vista nella zona pranzo è diventata più bianca.
Da oggi il blog va in ferie per un po’, fatemi sapere se vi è piaciuto questo progetto e se avete curiosità sulla sua realizzazione.