A casa di Ro Ostuni è pronta…o quasi. Dico quasi perché so già che sarà una casa in continua evoluzione, perché anche chi fa il mio lavoro subisce la latitanza degli artigiani nei mesi estivi, così come i forti fortissimi ritardi nella consegna dei mobili dovuti al Covid.
Eppure siamo pronti e i primi ospiti sono già qui.
E così inizio a raccontarvela, e visto che a casa di Ro Ostuni è un abitazione cielo terra nella zona storica del mio splendido paese, cielo terra sarà anche la descrizione…anzi nel nostro caso
terra – cielo perché partiremo dal primo piano:
LA ZONA LIVING
Dal piccolo portoncino salendo la prima rampa di scale arriverete direttamente in un open space
con una doppia volta altissima (adoro la calotta nera della lampada Djembé, la texture porosa ricorda la trama di una pietra)
che definisce da un lato la zona living con un il bagnetto ospiti adiacente, dall’ altro
LA ZONA PRANZO
accanto a un piccolo vano contenente una MINI MINI CUCINA in cui vige l’ottimizzazione: un piccolo piano a induzione, un fornetto, il lavello, tante mensoline con tutto l’occorrente.
E il frigo??? Vediamo se indovinate, è nella zona living ma non lo vedrete mai…
Quando non accoglierà ospiti la casetta la vivremo io e Nina durante la nostra permanenza a Ostuni per i cantieri in Puglia. Ho voluto una casa pulita, non troppo piena ma (spero) originale, con qualche pezzo di famiglia sparso tra i 2 piani e un divano che sognavo da sempre, ricavato da un letto a barca ottocentesco che ho sdrammatizzato scegliendo una stoffa a scacchi Lisa Corti, forse la più distante dal loro mondo a colori e fantasie floreali, smorzata da un topper tinta unita double face. Ma questa zona è ancora in progress…
Accanto al divano il BAGNO OSPITI, “so cozy” scriveremmo su Instagram. Ha un water con doccino e un lavabo in lamiera realizzato custom, mi piaceva l’idea di qualche colore primario che spuntasse a sorpresa. Un piccolo specchio preso al mercatino dell’antiquariato di Ostuni e un’ironica foto di Gian Paolo Sgura volutamente riflessa nello specchio.
Ed ecco il primo piano della mia casetta ostunese. Aspetto di innamorarmi del tappeto giusto, ci saranno esperimenti e collaborazioni che la renderanno dinamica e serviranno a presentarvi aziende e artigiani in cui credo.
I primi due?
1. “Aperture”, un sistema modulare disegnato da Marco Ripa. Amo l’idea della specchio calamitato sul fondo che riflette la scala in lamiera nera che porta nella zona notte.
2. Il Pedestal Table di Kristina Dam Studio, perfetto per riempire quell’angolino difficile accanto la cucina.
Se ancora non mi seguite su Instagram probabilmente non saprete che, in qualità di ambassador, Archiproducts ha deciso di regalare ai miei followers un 20% di sconto tra tantissimi dei migliaia di prodotti in vendita nello shop.
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Vi consiglio però di dare un occhio alle storie in evidenza su Instagram per un’ulteriore sorpresina!
Nei prossimi giorni saliremo insieme al secondo piano di “a casa di Ro Ostuni”, prima però un piccolo spoiler: tranquilli, non lascerò gli ospiti cucinare solo nella mini-cucina!! E in attesa del prossimo post correte a prenotare una vacanza in Puglia, passando da Ostuni e da casa di Ro, e se ne avrete voglia, seguitemi su Instagram per scoprire di più e aiutarmi a raggiungere questo ormai fantomatico Swipe-Up.