Il Salone Satellite ha compiuto 20 anni. La parte giovane e intraprendente del Salone del Mobile, fucina di giovani talenti under 35 e punto di incontro con buyer internazionali, è da tempo la mia tappa preferita durante la Design Week.
Tra i tanti designer presenti, provenienti da tutte le nazioni, quest’anno un grande punto in comune: la scelta del NERO come colore dominante nella creazione dei prototipi da presentare al pubblico. Ecco una selezione dei miei preferiti:
ELINA ULVIO
è una designer pluripremiata, membro del Luomo collective (dal finlandese “creare”), un collettivo composto da 3 designer finlandesi, tutte presenti allo scorso Salone Satellite.Lampi è uno specchio reversibile multifunzionale ispirato ai riflessi sulla superficie dell’acqua. Può essere appeso alla parete come specchio e spostando il telaio funziona anche come vassoio con maniglia, inoltre varia colore facendo girare il lato per adattarsi all’umore desiderato: specchio di base per una riflessione naturale e nero per un’atmosfera più astratta e drammatica.
Anche Kuu (luna in finlandese) permette di giocare con l’umore, basta ruotare il cerchio interno per modificare la direzione della luce.
HANNA SAROKAARI
un altro membro del Luomo collective, ha presentato Lollipop, una semplice lampada da tavolo in acciaio che gioca con la combinazione della forma rotonda. Molto suggestivo il modo in cui riflette la luce.
STUDIO FINNA
è uno studio di Helsinki composto da 3 giovani donne, curiose e intraprendenti. Le loro creazioni sono sicuramente quelle che ho preferito in tutto il Salone Satellite. La collezione presentata in fiera è un modo per liberarsi dallo stile finlandese tradizionale.
REGULAR COMPANY
Mi sono follemente innamorata della h.3 chair: della sua struttura geometrica, architettonica e maschile, in contrasto con sedile e schienale, avvolgenti, caldi e femminili.
FANG GAO
Drop lamp è una lampada a goccia, contenitore di idee e progetti attraverso il cestino in basso che trasforma Drop lamp in un oggetto multifunzionale.
DAISUKE KITAGAWA Design for Industry
Street è ispirato ai lampioni, parte essenziale del paesaggio delle nostre città. Anche in questo caso tutto ruota intorno alla forma rotonda, elegantissima.
SHINYA YOSHIDA DESIGN
Tone è una lampada dotata di altoparlante wireless che permette di liberarsi dai cavi alimentando il telefono tramite una fonte di illuminazione.
EARNEST STUDIO
lo studio di Rachel Griffin, designer di origine americana, il cui lavoro riflette la ricerca sui metodi di produzione tradizionali e industriali esplorando moduli e materiali.
Mill è una lampada da tavolo, ispirata alla bellezza della sfera, che mantiene la sua posizione utilizzando l’equilibrio. Una sfera che poggia su un cono e che conferisce alla lampada un’ampia gamma di movimenti. La trovo bellissima.
ÁLVARO DÍAZ HERNÁNDEZ
crea oggetti concettuali geometrici e funzionali, ispirati a forme architettoniche. Oggetti minimalisti ma divertenti per risolvere i problemi di tutti i giorni.
STUDIO DOMINO
finalmente un designer italiano penserete! Elea ricorda un dondolo ma è statica nella sua posizione, ad essere dinamica è invece la sua espressione luminosa. Una grande corona di led degrada come un accenno di eclissi. Anche in questo caso la lampada è composta da variazioni sul tema del cerchio, forme morbide e sinuose che bilanciano perfettamente minimalismo di materiali e struttura.
L’avete notato? Oltre la scelta del nero fil rouge di quasi tutti i progetti è un ritorno alla funzione e all’essenzialità del prodotto.
Pensate che questi oggetti meravigliosi sono ancora dei prototipi che sperano di essere apprezzati e venire alla luce per arrivare al grande pubblico.