Oggi vi porto da un’amica, in una casa che adoro, una di quelle in cui non cambierei davvero niente. Questa casa è così bella che per raccontarvela tutta ci metterò un po’, oggi inizio dal primo piano: il living e lo studio. Annabella, la padrona di casa, ha un negozio di arredamento meraviglioso a Conversano, Capricci delle badesse, uno spazio fatto di tante stanze che si sviluppano come una vera e propria casa, in cui trovare design, antiquariato e arte contemporanea, di cui Annabella è una grandissima appassionata.
Nel living, il divano in pelle, un pezzo cult di Le Corbusier, nasconde le scale che dalla porta di ingresso conducono al primo piano. I due tavolini sono Kartell e sono stati personalizzati dalla padrona di casa con fili di luci che la sera rendono l’ambiente ancora più gradevole creando un’atmosfera magica.
Il camino in lamiera ad angolo è forse il mio pezzo preferito, arriva dalla Spagna. Il nero e le tonalità del rosso sono il fil rouge di tutta la casa, mentre a vivacizzare il tutto ci pensano i coloratissimi tappeti Nanimarquina.
Il parquet a listoni e le travi sbiancate per dare ancora più luce, le scale che portano al secondo piano sono ancora una volta dipinte di rosso. Sul televisore un olio su tela dell’artista contemporaneo Massimo Giannoni rappresenta la piazza del Beaubourg a Parigi.
Nel living un’opera che invidio tantissimo ad Annabella, un olio su tela di Valentina Iacovelli rappresenta Girolamo, il papà della mia Ninetta.
Dal living, in corrispondenza delle scale, due gradini portano ad una stanza deliziosa adibita ad home office.
LO STUDIO
Sul divanetto rosso un’altra dolcissima tela di Valentina Iacovelli e, alla destra del divano, in corrispondenza della sospensione con paralume cilindrico, si intravede la scala a chiocciola che porta nella tavernetta.
Al centro della stanza uno scrittoio antico gioca con gli arredi di design e l’opera d’arte contemporanea alle sue spalle. Avete riconosciuto l’ironica lampada da tavolo “Chapo”, firmata da Philippe Starck per Flos?
Troppo carina la piantana acquistata a Francoforte, basculante e sottilissima, proietta sulla parete l’ombra di un omino che toglie il cappello, l’ombra varia dimensione a seconda della distanza della lampada dal muro.
Ed eccoci qui, relegate sulla scala per non disturbare il fotografo.
Spero vi sia piaciuta questa prima parte dell’home tour da Annabella, se avete domande o curiosità lasciate un commento, non vediamo l’ora di parlarne insieme.
credits: Giuseppe Cardone