Qualche settimana fa vi ho anticipato del mio viaggetto campano in occasione di Edit Napoli, la nuova fiera dedicata al design editoriale, che ha inaugurato quest’anno nel suggestivo complesso di San Domenico Maggiore a Napoli. La location e i pochi selezionatissimi designer presenti non hanno deluso le mie aspettative, nonostante il caldo e la mancanza di wi-fi (importantissimo in fiera), mi sono davvero goduta un paio d’ore a Edit.
Ad accogliere i visitatori, nel cortile di San Domenico, il corner della Pasticceria Scaturchio, disegnato da Giuliano Andrea Dell’Uva: una sottile gabbia in ferro chiusa in parte dai tessuti di Livio de Simone e in parte dai banconi realizzati con le ceramiche dipinte a mano di Francesco De Maio.
Al primo piano l’esposizione, artisti e designer italiani e internazionali hanno presentato in anteprima creazioni esclusive per Edit Napoli.
Una delle mie preferite? La lampada, da terra o a sospensione, in vimini e legno di faggio di Nayef Francis,realizzata a mano in Libano, disponibile in 3 diverse dimensioni.
Molto carine anche le lampade a sospensione con paralume in midollino di Bottega Intreccio; pensate che per ogni lampada vengono lavorati più di 100 m di midollino dalle abili mani dei maestri di Mogliano.
Si chiamano PAN999 le pentole più belle che abbia mai visto, nate dall’incontro tra l’argento e il ferro, disegnate da Tobia Scarpa per San Lorenzo srl. Hanno l’interno in argento puro e la parte esterna in ferro. L’argento ha funzione battericida ed è il miglior conduttore di calore, che trasmette in modo uniforme senza sprechi energetici. Prodotte interamente in Italia e totalmente riciclabili.
Di Andrea Anastasio la serie di tappeti Attraverso, bucati da grandi piercing rappresentano un modo per esorcizzare il danno più temuto per la conservazione di un tappeto: il buco da tarma.
Totem è un interessante prototipo di Gae Avitabile per NARCASA. Una libreria trasformabile: i moduli azzurri scorrono sugli elementi in legno rosso che incastrandosi tra loro formano l’intera struttura. Anche in questo caso è presente l’elemento in vimini, una costante a Edit Napoli.
Ho rincontrato a Edit Emanuela Sala e il suo PiattoUnico: piatti realizzati a mano da ceramisti italiani reinterpretati con immagini e collage sempre diversi. Emanuela a Napoli ha anche presentato CASALINGO, una serie di piastrelle con 3 diversi pattern. Un esempio? Pois, utensili da cucina e cibo autentico, acciughe e aglio, tutto in un’unica piastrella. Ma forse PiattoUnico merita un post a parte, che ne dite?
Bellissima la “the break table lamp” di Toni Grilo per Marm, un materiale pesante come il marmo si piega come un foglio diventando una lastra sottile quando la lampada è spenta. Date un’occhiata alla pagina Instagram di Toni Grilo per vedere gli altri progetti presentati a Edit Napoli, tutti molto interessanti.
Vi lascio con altre foto dalla fiera, ripromettendomi di mostrarvene altre ancora, e di parlarvi di alcuni dei designer che ho scoperto, più avanti.
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Lustri d’alta quota, Andrea Anastasio per Ceramica Gatti
gli affreschi di San Domenico a Napoli