Sono entrata in un posto per sbaglio, cercavo un fioraio e ho trovato un mondo.
Fiori di rame e poesia in un atelier botanico piccolissimo e per questo ancora più magico: sul retro un piccolo laboratorio, prima una vecchia poltrona con la dolcissima cagnolina di Carolina, l’artista di Erbavoglio.
Piante, fiori e ortaggi in rame: leggeri, eleganti, delicati e forti.
Perfetti per chi, come me, proprio non ha il pollice verde.
Vengono dipinti con una tecnica francesce del 1700: le tôle peinte. Sembrano così veri…la mamma di Carolina ha scoperto questa tecnica girovagando in un mercatino francese, l’ha adottata e sviluppata, ha lasciato il lavoro di medico ed è nato Erbavoglio.
Nel cuore di Brera, nella piazzetta dell’ex chiesa di San Carpoforo, Erbavoglio ha un animo discreto, ma una volta girato l’angolo è impossibile non notarlo. E rimane nel cuore.
Erbavoglio. via Formentini 5. Milano
E così, dopo la mia grande pianta stabilizzata in salotto, ho trovato un’altra forma di verde per la mia casetta.
Oggi io, Antonio e Giuseppe partiamo per Londra, 4 giorni dal mio fratellino, vi aspetto su Ig stories per qualche passeggiata inglese.