Un’icona. Io ne sono innamorata da sempre, così ho deciso di parlarvene, di darvi qualche tante ispirazioni su come e dove usare una lampada Tolomeo, compasso d’oro nel 1989, su progetto del grande Michele De Lucchi. Lei, un cult del design, di anni ne ha quasi 30 (De Lucchi la propose ad Artemide nell’87), il mio fratellino 30 anni li ha appena compiuti. Non potevo che regalargli una Tolomeo.
appartamento inglese di Giuseppe Cardone
Tolomeo è innovazione, è un sistema di molle e tiranti, di braccia da flettere, regolare, ruotare, è semplicemente UN CULT. Lampada da scrivania, da terra, da parete, lampada a sospensione o applique, forse l’unica lampada che conosca che si adatti praticamente ad ogni ambiente.
“Credo che Tolomeo rappresenti un’idea di tecnologia frugale, oggi necessaria. Tolomeo ha questa combinazione tra tecnologia, domesticità e frugalità. Non c’è niente di oscuro in questa macchina. Ed è questo che tranquillizza.” Michele De Lucchi
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E se ancora pensate che la Tolomeo sia una lampada da scrivania, da “ufficio”, date un’occhiata a queste foto e preparatevi a cambiare idea. Che rappresenti l’inaspettato minimalismo in un ambiente boho chic, che sia l’unico barlume d’ordine nello studio di un’artista, che nella versione fluo completi un ironico comodino o che si fonda perfettamente in un interno nordico, pensare che una Tolomeo non si integri perfettamente in ogni contesto è quasi impossibile. Vi va di dimostrarmi il contrario?
Che dite? Sono riuscita a farvi innamorare di questa lampada? Sono curiosissima di vedere la vostra personale Tolomeo ambientata. Scattate una foto e taggate “a casa di Ro” su Fb o su Instagram.