Il post di oggi prende spunto da un’interessantissima conversazione che leggevo ieri sera sulla bacheca di Serena di Cappello a Bombetta. Si parlava del fatto che le riviste di arredo spesso non riescono più a entusiasmarci, a stupirci; soprattutto troppo spesso vediamo foto che sono già nelle nostre boards su Pinterest, oggetti di design ormai inflazionati, abbinamenti di colore strausati.
Mi sono chiesta, in effetti, perché allora continuo a comprare ogni mese le stesse riviste, e mi sono risposta che per me il ruolo di un mensile di arredo è forse un po’ lo stesso di un bel film: mi fa sognare case che non abiterò mai, e forse proprio per questo continuo a comprare riviste. Non solo perché spesso gli appartamenti che vedo pubblicati sarebbero comunque decisamente fuori budget, ma anche perché non avrò mai una casa shabby (eppure mi incuriosisce guardarle), una in stile scandinavo (eppure continuo a mostrarvele), una dai colori pastello (eppure ho sfogliato attentemente 91 Magazine). Se avessi 6-7 appartamenti potrei scegliere un tema per ognuno, ma ne ho uno ed è e sarà un mix di vari stili, design e antiquariato, vintage ma con un cortiletto provenzale. In poche parole, un piccolo caos. Ma io in una casa tutta bianca non riuscirei mai a vivere, ho bisogno di colore e di calore..e questo spesso comporta un po’ di disordine. Ecco perché ho ancora bisogno delle riviste. Non vorrei neanche vivere in una delle sempre tragiche puntate di Grey’s Anatomy..eppure aspetto il Sabato mattina con impazienza.
Forse è un post un po’ contorto..vi lascio a qualche immagine.
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Alcune immagini sono prese da blog che seguo e che più mi ispirano, li trovate sulla destra: Cappello a Bombetta, Appunti di casa, La tazzina blu.
p.s: in effetti essere Elisabeth Bennet forse non mi sarebbe dispiaciuto..vorrà forse dire che potrei convertirmi allo Shabby?