Sono piena di idee, argomenti, prodotti e nuove aziende scoperte durante il lock down di cui vorrei parlarvi. Ma ahimé la ripresa dei cantieri è stata più impegnativa del previsto e il tempo è davvero poco. Mi impegno a farcela, a essere più costante; e oggi finalmente pubblico un post che mi chiedete da tempo: la mia selezione di sedie preferite, come sempre divisa per budget.
Ce ne sarebbero tante altre, magari ve le mostrerò un po’in un prossimo post e un po’ nelle stories su Instagram. Fatemi sapere se avrete trovato quella perfetta per la vostra nuova casa.
SOTTO I 100€
Ci sono tantissimi siti che offrono alternative economiche senza scadere nelle più banali delle imitazioni (VI PREGO, BASTA CON LE SIMIL EAMES!).
La mia preferita in questo momento? La sedia Kina: funzionale, visivamente leggera ed ergonomica allo stesso tempo. La trovate bianca, nera e grigia. Non vi ho inserito le centinaia di alternative di poltroncine in velluto, mi hanno un po’ stufata, tranne Cornelia, che con le sue gambe in metallo mi sembra un ottimo compromesso.
TRA 100 E I 250€
La riconoscete? La prima è proprio la sedia che ho intorno al mio tavolo da pranzo, consigliatissima, super comoda e incredibilmente dopo 7 anni neanche una macchia.
E poi la sedia del momento, disegnata negli anni ’50 da Pierre Jeanneret per alcuni edifici di Chandigarh, inutile dire che questa è l’originale, comunque ben fatta.
TRA I 250 E I 500€
Tra le mie preferite in questo momento c’è certamente Slim Sissi di Zeus Noto: la trovo perfetta, minimale, equilibrata, elegantissima.
Sempre bella anche tutta la serie Officina di Magis, ma tutto ciò che nasce dalla mente dei fratelli Bouroullec è noisamente degno di nota.
Con.fort di Opinion Ciatti, rarissimo incontrare una sedia pieghevole che non dia la classica sensazione di temporaneità dtipica di un genere teso alla praticità più che all’estetica, studiato per occupare poco spazio e per essere preso dallo sgabuzzino solo durante le festa, con la necessità di aggiungere posti a tavola. Con.Fort è pratica, dinamica, perfetta per ambienti flessibili e giovani, ironica al punto giusto.
TRA I 500 E I 1000€
Adoro Young Lady di Alias, le tre gambe in alluminio presso fuso e la seduta in paglia di Vienna, ha un allure vintage ed estremamente contemporaneo al tempo stesso, è la sedia che ho scelto per il mio studio, non vedo l’ora che arrivi.
Sof Sof di Enzo Mari per Driade è un altro mio punto debole, l’unione tra la leggerissima struttura in tondino d’acciaio e schienale e seduta molto imbottiti, crea un connubio interessantissimo, la versione bianca e nera la mia preferita.
E poi una novità GLab, laboratorio di Davide Grosso di cui vi ho raccontato recentemente, la sedia Formica con seduta e schienale in fusione di alluminio con texture tessuto. Divertente, modernissima nel ricordo di un classico anni ’50. GLab ha appena aperto l’e-shop: attenzione, sarà difficile uscirne senza aver fatto shopping.
VERSO L’INFINITO E OLTRE
Cesca, di Marcel Breuer per Knoll. 1929. Scelta banale? Come avrei potuto non inserirla nell’elenco delle mie sedie preferite?!
Superbar è un progetto di Andrea Epifani, il designer pugliese che ha disegnato le sedie in carta riciclata presenti nel mio ufficio a Ostuni. Superbar ne rappresenta la versione più artistica: originale, elegante e comodissima.
Catilina, pezzo cult di Luigi Caccia Dominioni, definisce un comportamento, invitando ad assumere una postura sobria ed elegante. Disegnata per stare comodi, come lasciano intuire braccioli e cuscino, ma senza lasciarsi andare a pose trasandate.
D.270.1 è un’altra meravigliosa sedia pieghevole, disegnata da Gio Ponti, con struttura in frassinom e seduta e schienale in midollino intrecciato. Ha 50 anni, l’avreste mai detto?1. 2. 3. 4. 5. 6.
Inutile dire che non si può scegliere una sedia se non si ha in mente il tavolo da pranzo cui sarà abbinata e viceversa, per cui questa è solo una selezione di alcune tra le tantissime sedie che il mondo del design propone, tra cheap ed expensive.